sabato, gennaio 02, 2010

La cugina Truzzy (Ciaina Party)




Era la notte di capodanno e Rain spiegava che in Spagna esisteva una tradizione in cui negli ultimi dodici secondi prima che iniziasse il nuovo anno per avere prosperità e soldi era necessario mangiare 12 chicchi d’uva .


Praticamente uno al secondo.

Alla fine per evitare di strozzarsi e finire al pronto soccorso o avere un poco elegante rigurgito, la tradizione spagnola veniva sostituita da un grosso e unico chicco d’uva.

Solo Alevù, probabilmente legata ancestralmente alla tradizione, cercava di ingurgitare un grappolo intero.


La strabordante ed interminabile cena veniva interrotta da una visita inaspettata; la cugina Truzzy.

La cugina Truzzy venuta da Roma (anni 21, professione conturbate top model ) irrompeva nella cucina di Alevù lasciando tutti gli ospiti senza fiato per la sua sensualissima bocca a cuore .

Come voleva la tradizione delle tradizioni , la mega stronzata di fine anno si era materializzata.

Il vestito oro di Truzzy fatto di paiette si accompagnava perfettamente con quello viola della sua amica di Fregene; Isa Osa.



Prima che tutti potessero prendere fiato, per lo stupore o per lo spavento dovuto a tutto quel pacchiano scintillio, Isa e Truzzy erano già in pista a ballare una canzone di Britney.

Qualcuno però avrebbe dovuto dire a Truzzy che quegli occhiali le stavano di merda e contribuivano a rendere il suo naso più lungo.
Per quanto riguarda Isa il make up bocca a cuore non si sposava bene con il suo viso rendendole la faccia più quadrata del solito.


Mentre Isa cercava di essere sexy strusciandosi nel divano, Truzzy dotata di bacchetta magica, tra un balletto e l’altro, continuava a lanciare incantesimi che si sarebbero rivelati di buon auspicio per tutti i presenti .

Per chi quella sera era stato così stronzo da disdire all’ultimo momento e non presentarsi alla festa che Alevù aveva organizzato con tanta cura, quegli incantesimi sarebbero diventati anatemi e terribili problemi di petofagia avrebbero reso irrespirabile tutto il loro 2010.

Truzzy aveva continuato a ballare fino a quando a forza di fare la scema, un movimento improvviso della gamba aveva piegato il tacco del suo prezioso tronchetto nero.

Il mattino dopo la pioggia cadeva violenta e la grandine sbatteva nelle finestre quasi come se volesse farle a pezzi.
Nessuno capiva veramente cosa era successo la sera prima e in che razza di strano capodanno fossero capitati; forse era solo un sogno strano.


La cugina Truzzy e Isa erano sparite, forse anche loro non sarebbero più tornate.

Sparse per casa , praticamente in ogni stanza c’erano ancora le piume del boa di Truzzy.

Probabilmente un giorno Alevù scoprirà che i favolosi tronchetti che Truzzy ha rotto sono stati abbandonati in una delle sue scarpiere.