domenica, agosto 30, 2009

La sindrome da rientro


Lo so dovrei scrivere uno dei miei post.
Uno di quelli coi regolamenti, con le parolacce e le cose porno.
Per scrivere ci vuole l’ispirazione , la concentrazione, lo stato d’animo giusto e la ferma convinzione di quello che si sta per esporre.
Se manca anche uno solo di questi elementi non si può essere dei blogger.

La mia totale mancanza di concentrazione è data dalla patologia di cui soffrono milioni di persone che rientrano dalle vacanze.
La cosiddetta sindrome da rientro.

Io ho tutti i sintomi; malinconia, scazzo, voglia di piangere senza motivo, voglia di cibi fritti , inscatolati e grassi, voglia di sesso sadomaso di gruppo e voglia di mettermi in malattia fuffica.

Il termine “fuffico” ampiamente utilizzato nella centrale Sky è stato coniato nella notte dei tempi dagli operatori più scazzati; indica raggiro, inganno, bugia o ancora meglio, espediente.

Io non potrei mai mettermi in malattia fuffica; mia mamma fin dai tempi delle scuole quando fingevo di stare male, mi ha inculcato che Gesù Cristu bi tottu ( Gesù Cristo vede tutto) e di conseguenza con questo ritornello è sempre riuscita a farmi venire i sensi di colpa in caso di malessere teatralizzato.

Nonostante tutti i miei incantesimi per far ritornare la pioggia, il piccolo temporale di ieri non è servito a niente.

Attraverso un vortice di aria condizionata, fuori dalla mia finestra, posso vedere il sole che continua a bruciare alto.
Lo stesso sole che non mi dava nessun fastidio quando ero immerso tra i flutti dell’ acqua di mare.

Era bellissimo; onde trasportate da un vento leggero , acqua tiepida e limpida, nessuna medusa, il gelato alla panna e cioccolato, l’assoluta consapevolezza che quella gita al mare non influiva in modo considerevole sul limitato budget del conto bancario.

E sì, perché l’ultima settimana di ferie ho deciso di fare economia; sei giorni di mare con meno di 70 euro.

Infatti quando abiti in un isola è sufficiente fare il pieno alla macchina e scegliere la spiaggia con più servizi possibili; in questo modo non serve trascinarsi enormi borse frigo.
Quel pieno di benzina ad una velocità moderata può garantire andata e ritorno ogni giorno dal mare; alzarsi con calma, fare colazione, perdere tempo su facebook, pranzo e poi subito a fare splash.

Tempo di arrivo 40 minuti, parcheggio a pagamento vicino alla spiaggia ( un euro nei giorni feriali, 2 euro sabato e domenica ) poiché durante le ferie dovrebbe vigere la regola del non stress ( pago, parcheggio, ciao).

Io non amo particolarmente andare al mare dalla mattina presto; l’acqua è ancora fredda, c’è un caldo terribile e occorre ungersi ogni ora per proteggersi dal sole.

Potrebbe sembrare stressante partire dopo pranzo e tornare a ora di cena, invece ottimizza il tempo che in una casa in affitto si perde a mettere d’accordo tutti e consente di andare veramente al mare con un risparmio considerevole.

Inoltre il fatto di potersene tornare a casa dopo il mare, lavarsi nella propria doccia, magiare le proprie cose, consultare il proprio pc e fare i cazzi propri non ha davvero prezzo.

O almeno per il momento sarà così.